martedì 6 maggio 2008

Marche - La Galantina di pollo



Anche in questo piatto ricorriamo all’antica Roma.
Si narra che Marco Gavio Apico gaudente patrizio romano in una delle sue ricette gastronomiche ci tramanda un piatto a base di pollo ripieno,presente nei dispendiosi e superbi banchetti nei palazzi,dei grandi Signori di allora.
Il nome di questa pietanza richiama qualcosa di grandioso,di sfarzoso e di elegante (Gala),di gentile e ossequioso (Galante).
In chiave etimologica(freddo) (gel,latino:gelare)e tutto questo perché,questo pollo farcito prima di consumarlo doveva essere refrigerato.
Così la Galantina di Pollo entra nella Storia della cucina,ma solo nelle Marche,s’innalzerà come:” Prodotto Tipico”.
Questo pasticcio di ingredienti dalla preparazione,non poi troppo complessa,ma elaborata come vedremo di seguito,in questa Regione dell’Italia Centrale diviene un rito nei pranzi di Natale,Pasqua e nelle grandi occasioni.
Molteplici sono gli ingredienti usati per questo tipico prodotto campagnolo della tradizione contadina delle Province di Macerata ed Ascoli Piceno.

Ingredienti:
Pollo disossato con la pelle però intatta,formaggio grattugiato,carne magra di manzo,uova crude e sode,prosciutella,pistacchi,mandorle,carote,olive verdi o nere snocciolate,pepe bianco e sale.

Esecuzione:
Riempire il pollo disossato con il composto(tipo polpettone)macinato con i vari ingredienti.
Tagliare le carote a striscioline longitudinali già lessate,mettere le uova sode avanti,dietro e al centro,aggiungere olive, pistacchi,mandorle,completata l’operazione, il pollo viene cucito con ago e filo,in modo che tutto sia ben compatto,mettere a lessare in una vaporiera per circa un ora.
Terminata la cottura,lasciare freddare per 3 o 4 ore,ponendo sopra un peso in modo che,prenda una forma schiacciata.
Tagliare a fette abbastanza sottili e servire.

La Galantina, si abbina perfettamente con le “crespigne” (cicoria invernale selvatica)come contorno.
Si sposa divinamente sorseggiando un Falerio dei Colli Ascolani,facendo esaltare il piacere di un piatto genuino,tutto Marchigiano.



Vincenzo Gagliardini

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